VIA D’ALTRI TEMPI

SASSO DELLE FRANE, FUMANTE, PICCOLE DOLOMITI

DIFFICOLTA’: III con passi di IV
SVILUPPO: 70m
ESPOSIZIONE: Nord
ROCCIA: Buona, a tratti ottima (discreta solo nei primi facili metri della seconda lunghezza)

PROTEZIONI: Chiodi, clessidre attrezzate, cunei di legno. Soste su mughi e chiodi.

MATERIALE: N.D.A. + un paio di friends medi

APRITORI: F.Canova, M.Canova, M.Stefani (21/05/2017)

RELAZIONE SCARICABILE IN FORMATO PDF: RELAZIONE VIA D’ALTRI TEMPI (.pdf)


NOTE:

Via Alpinistica di stampo classico dalla logica impeccabile e dalle difficolta’ contenute che tramite una serie di fessure e diedri sale facilmente il versante nord del Sasso delle Frane. Pur essendo una via di breve sviluppo merita sicuramente una ripetizione: sia per l’elegante arrampicata che la caratterizza, sia per l’ambiente suggestivo del Fumante. I primi 3 metri della terza lunghezza sono in comune con la via dei Diedri Est/Nord-Est. (N.Ceron e L.Garbin – 12 settembre 1954). Consigliato concatenarla con la vicina “Via dei Sassi” dando vita ad un piacevole percorso classico dalle difficolta’costanti e mai elevate, lontano dall’ottica sportiva.
All’uscita della via è stato eretto un cippo commemorativo in ricordo di Federico Canova, ideatore dell’itinerario qui descritto e grande appassionato della zona, deceduto il 22/08/2017 sulle Alpi Svizzere durante una salita al Piz Morteratsch.

ACCESSO: [Tratto dal sito www.sassbaloss.com]
Raggiungere il passo di Campogrosso e l’omonimo rifugio. Lasciare l’auto in corrispondenza di uno spiazzo sulla destra e incamminarsi lungo la strada verso l’Alpe di Campogrosso (in direzione del Trentino Alto Adige). Poco dopo imboccare sulla sinistra il sentiero n. 157 che inizialmente per prati e poi per tracce più ripide conduce alla sella del Rotolon (1575 Mt.). Poco dopo abbandonare il sentiero 157 e salire una traccia evidente (sentiero n. 195) che fra mughi e vecchi camminamenti guadagna quota e conduce ad un anfiteatro di guglie che porta il nome di “Piazzale SUCAI”. Il sentiero si porta verso destra e si appresta ad attraversare una piccola sella alla cui sinistra sorge la guglia GEI e a destra un piccolo torrione che porta il nome de “Il Milite”.
A questo punto il sentiero attraversa il Giaron della Scala e inizia a guadagnare quota; sopra di noi l’imponente guglia Cesareo e a sorreggerla un avancorpo alla cui base si trova un ometto che indica una traccia verso destra. Imboccarla e attraversare il vajo Dal Cengio. Superare il Crestone dei Sassi (dove, in corrispondenza di una fessura poco a sinistra di un camino, si trova l’attacco della “Via dei Sassi”) e portarsi nel vajo delle Frane. Risalirlo fino ad identificare sulla destra una cengia che taglia la parete Nord del Sasso delle Frane al termine della quale si trova l’attacco. (Clessidra con cordino viola circa 3 metri a sx dell‘attacco della via posto alla base di un’evidente fessura-camino).
[60 min.]

ACCESSO DAL “CONCATENAMENTO D’ALTRI TEMPI”

Dall’ultima sosta della Via dei Sassi abbassarsi sul fianco destro (viso a monte) mediante un prato ripido fino a raggiungere il vajo delle Frane. Attraversarlo con percorso non obbligato e puntare all’evidente cengia che taglia la parete del Sasso delle Frane e che conduce all’attacco della via D’Altri Tempi. (Clessidra con cordino viola circa 3 metri a sx dell‘attacco della via posto alla base di un’evidente fessura-camino). [5 min.]

DISCESA:

Abbassarsi senza traccia evidente lungo il pendio erboso che caratterizza la conca del del Prà degli Angeli e il successivo ghiaione sino a raggiungere il sentiero n. 157 che riporta al passo di Campogrosso. [40 min.]


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