IL CAMOSCIO
Rupicapra rupicarpa, Linnaeus 1758.

MISURE

Peso: Maschi: 30 – 45 kg; Femmine: 25 – 35 kg.
Influenzato da numerosi fattori che, in ordine di importanza, sono: le condizioni ambientali, la densità di popolazione (comprese le specie concorrenti), lo stato di salute e il periodo dell’anno. Nel corso dell’anno le maggiori dimensioni si raggiungono in ottobre, mentre cali di peso fino anche al 30% si registrano nei maschi sessualmente competitivi durante il periodo degli amori e l’inverno.

Dimensioni: Lunghezza naso – coccigea da 120 a 150 cm; altezza al garrese da 65 a 85 cm.


SCOMPARSA E RITORNO

La toponomastica di alcune località delle Piccole Dolomiti (Val Camossara, Val Caprara, etc.) suggerisce che un tempo il camoscio era certamente presente sulle nostre cime. Scomparso in epoca recente, probabilmente, anche a causa della Prima Guerra Mondiale.

DA DOVE ARRIVA

La popolazione, oggi, è frutto da una parte di animali erratici provenienti da aree limitrofe; dall’altra da una importante reintroduzione effettuata nel 1991: 7 camosci provenienti dal Parco Nazionale del Gran Paradiso – Valsavarenche (AO) – vennero immessi nel territorio di Recoaro Terme (VI).

RIPRODUZIONE

Accoppiamenti: Ottobre – Dicembre, i maschi adulti si riuniscono ai branchi di femmine e tentano di mantenere la propria supremazia in aree di ridotta superficie. Quelli che non riescono ad essere competitivi, in genere i subadulti, invece, compiono lunghi spostamenti.

Nascite: la gravidanza dura circa 160 – 170 gg e nasce un piccolo per volta strettamente legato, almeno per un anno, alla madre.


COMPORTAMENTO SOCIALE

Animale prevalentemente diurno che intensifica le proprie attività all’alba e al tramonto. Le femmine tendono a formare dei branchi con gli animali più giovani; in inverno queste aree si riducono ai quartieri di svernamento, generalmente esposti a Sud, e possono ospitare branchi che in estate si mantenevano a distanza. I maschi invece mostrano comportamenti diversi in funzione dell’età con una progressiva tendenza ad isolarsi e a effettuare lunghi spostamenti, occupando comunque home range di limitata estensione almeno fino al periodo degli amori, poi si uniscono alle femmine nelle aree di svernamento.

GRANDEZZA DEL TERRITORIO

L’estensione degli home range è variabile a seconda della stagione, delle caratteristiche dell’habitat e da soggetto a soggetto. Alcuni animali utilizzano lo stesso spazio per tutto il tempo dell’anno, altri utilizzano aree molto lontane tra loro.


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