Il tributo di sangue che la comunità di Recoaro dovette versare per la partecipazione alla Grande Guerra fu elevatissimo: ben 139 giovani vite perdute, molte più di quelle elencate alla base del monumento ai Caduti che si trova in piazza centrale di Recoaro. Ma chi erano, che età avevano e che mestiere facevano, dove vivevano e dove morirono, e in quali circostanze, i recoaresi caduti nella prima guerra mondiale? Qual era il loro aspetto fisico? Quali e quanti familiari, orfani, vedove, genitori, lasciarono per sempre nel paese che non avrebbero più rivisto? Dove furono sepolti? Oggi, a un secolo di distanza, la ricerca di Giorgio Trivelli e Alberto Bosa ridà vita e personalità, con nuovi nomi e nuove scoperte documentarie, a quella schiera di uomini, di giovani, di ragazzi che un tempo sono stati loro concittadini, ciascuno con il proprio vissuto e ciascuno protagonista di una propria personale tragedia culminata in una fine ingiusta, immeritata e prematura, spesso preceduta da indicibili sofferenze e da fatiche disumane, che non vogliamo e non dobbiamo dimenticare.

Serata di presentazione giovedì 28 febbraio ore 20.00 al bar Xl8 Mountain Cafè, via Pralonghi, Recoaro Terme