“ CONCATENAMENTO DEGLI ALPINI ”

Cima Cornetto (1899m) / Sengio Alto / Piccole Dolomiti

 

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA SALITA:

Sviluppo totale di 300m circa, difficoltà prevalenti di II, III e IV. Roccia generalmente buona lungo la linea di salita con alcuni tratti delicati e la presenza di detrito superficiale nei tratti più facili e appoggiati. Materiale: normale dotazione alpinistica, friend medi e qualche chiodo per ogni evenienza.

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NOTE: Interessante concatenamento prettamente alpinistico che nasce dall’abbinamento di due logici itinerari: lo Spigolo Gea e il Camino degli Alpini. La salita termina direttamente sulla vetta del Monte Cornetto regalando al ripetitore una vista a 360° sull’intero gruppo delle Piccole Dolomiti e sul vicino Pasubio. Il percorso presenta difficoltà contenute ma richiede comunque una minima esperienza su terreno con roccia in alcuni punti da verificare. Durante la ripetizione si assapora quello che alcune persone definiscono alpinismo “d’altri tempi”: il prediligere l’ambiente circostante rispetto al gesto arrampicatorio fine a se stesso. Qui ci si muove in un romantico anfiteatro di crode e pinnacoli nel cuore delle Piccole Dolomiti.

ACCESSO:

Dal Passo degli Onari si prosegue per una decina di metri in direzione del Baffelan: una timida traccia di camosci (ometto) scende il pendio prativo sottostante e velocemente porta al Boale degli Onari e quindi all’evidente attacco dello Spigolo Gea (2/3 minuti). Il passo degli Onari è raggiungibile da diversi punti:

– Da Campogrosso: per il sentiero d’arroccamento n.149 (1 ora circa).

– Da Malga Cornetto: per il sentiero dell’Emmele n. 175 (1 ora circa).

– Dal passo Pian delle Fugazze per sentiero 170 fino alla Selletta Nord-Ovest e proseguendo per il sentiero 146. (1 ora circa).

– Da Malga Bovental passando per la selletta Nord-Ovest , seguendo poi il sentiero 146 (30 min circa dai prati Boffetal).

– Ulteriore possibilità: Da Campogrosso o Pian delle Fugazze per il sentiero della Loffa “Bruno Peruffo”(n.175A) fino ad          incrociare il Boale degli Onari che si risale, senza percorso obbligato, direttamente fino all’attacco. (1 ora e 15 minuti circa).


DESCRIZIONE DELLA SALITA:

L1: dalla base dello spigolo (chiodo con cordino) salire lo speroncino appoggiato (III) fino ad uno strapiombo che si aggira sulla sinistra. Traversare pochi metri a sinistra e continuare verticalmente (IV) fino a un’esile cengia dove si sosta (3 chiodi). 25 m, 2 chiodi, 1 clessidra.

L2: traversare a sinistra (III) e proseguire in verticale lungo una bella placca compatta (IV) fino alla prima spalla mugosa dove comodamente si sosta (mugo). 20 m, 2 chiodi, 1 clessidra.

L3: continuare sul filo dello spigolo per una decina di metri fino a una terrazza detritica (III). Spostarsi a destra e proseguire per una serie di balze rocciose (III) tenendosi a destra di un caminetto detritico fino alla seconda spalla mugosa dove si sosta (mugo). 50 m, 1 chiodo, 2 clessidre.

L4: portarsi alla base dell’evidente caminetto sulla destra. Salirlo (III), superare una breve fessura di roccia delicata, quindi rimontare il filo dello spigolo sulla sinistra (IV) e proseguire per pochi metri, ora su roccia ottima, fino alla terza spalla. Qui sostare ( clessidra+cordoni ). 25 m, 1 sasso incastrato. 1 clessidra.

L5: portarsi facilmente alla base del primo pinnacolo e vincere la bella e compatta placca verticale fino al suo apice (IV, passo di IV+). Si sosta (clessidra da rinforzare con friend medi) sulla sinistra. 25 m, 2 chiodi.

L6: abbassarsi di pochi metri alla selletta tra i due pinnacoli e risalire facilmente il secondo breve pinnacolo (III-). Qui sostare ( fix+chiodo+anello di calata+libro via ). 15 m.

L7: effettuare una calata in corda doppia sino al sentiero d’arroccamento, nei pressi di alcuni gradini di cemento. 20 m. Spostarsi verso destra una decina di metri (lungo il sentiero) fino alla base di un evidente canale di rocce rotte dove si trova l’attacco del Camino degli Alpini. (Da qui è possibile abbandonare la salita).

L8: salire facilmente il canale detritico (II) superando un breve un salto roccioso sulla destra per poi rientrare nel canale, ora più verticale e stretto (III-). Continuare facilmente fino alla base di un evidente camino. Qui sostare (2 chiodi). 40/50m.

L9: proseguire per il camino vincendo una breve costola verticale fessurata (III+) ed entrando in un secondo stretto camino dalle pareti slavate (III). Vincere un primo risalto in contrapposizione e successivamente una seconda breve strozzatura (III+). Ora il camino ritorna canale detritico; proseguire facilmente rimanendo sul bordo destro del canale fino alla base dell’evidente ultimo grande solco (I/II) dove si sosta (mugo) sulla destra. 40 m, 2 chiodi, 1 clessidra.

L10: proseguire per il solco di rocce rotte (II) fino a quando risulta sbarrato da enormi massi, quindi risalire la paretina di destra (III). Senza percorso obbligato si raggiungere la croce di vetta dove comodamente si sosta. 30 m, 1 chiodo


DISCESA: Dalla vetta imboccare il comodo sentiero n. 175 che si abbassa lungo il versante nord-ovest fino a un bivio dal quale si può prendere la traccia che scende verso il Pian delle Fugazze o il Passo Campogrosso. Per tornare a Malga Cornetto, poco sotto la vetta e ancor prima di raggiungere il bivio, prendere una traccia marcata verso destra che oltrepassa un intaglio (non sono presenti indicazioni) e si abbassa mediante una facile ferrata alla Forcella del Cornetto. Da qui percorrere a ritroso i sentieri d’avvicinamento.

LE FOTO DELLA SALITA


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