“DULCIS IN FUNDO”

Sengio Alto, Seconda Torre delle Giare Bianche (1700 m circa), parete Nord-Est

DIFFICOLTA’: M5 / M6 e 70°

SVILUPPO: 250 m

MATERIALE: consigliata una serie di friend fino al n. 2 (B.D.) e qualche chiodo per ogni evenienza.

Breve ma elegante itinerario alpinistico invernale che, grazie a un estetico solco, conduce direttamente in vetta alla Seconda Torre delle Giare Bianche. Nonostante il tratto chiave sia rappresentato dall’imbuto iniziale, l’ultima lunghezza presenta un caratteristico passaggio, di difficile intuizione, attraverso uno strettissimo camino.

RELAZIONE SCARICABILE IN PDF : DULCIS IN FUNDO (.pdf)

ACCESSO:

  • OPZIONE 1: Da Schio raggiungere il passo Pian delle Fugazze, dove si lascia l’auto nei pressi di “Malga Cornetto”. Seguire la Strada del Re (indicazioni per il ponte AVIS) e, dopo circa un km, abbandonarla per imboccare il sentiero dell’Emmele (n. 175). Raggiunto il bivio con il sentiero Bruno Peruffo imboccare quest’ultimo (n. 175A). Giunti sulla verticale delle Torri delle Giare Bianche abbandonarlo e portarsi alla base dell’evidente vajo all’estremo margine destro della Seconda Torre. (40/50 minuti).

 

  • OPZIONE 2: Da Recoaro seguire la strada per il passo di Campogrosso e parcheggiare nei pressi del rifugio “La Guardia” (in caso di abbondanti nevicate la strada per Campogrosso viene chiusa al traffico in questo punto). Proseguire fino a Campogrosso e imboccare la Strada del Re (indicazioni per il ponte AVIS); oltrepassare la parete est del Baffelan e poco dopo imboccare il sentiero Bruno Peruffo (n. 175A). Giunti sulla verticale delle Torri delle Giare Bianche abbandonare il sentiero e portarsi alla base dell’evidente vajo all’estremo margine destro della Seconda Torre. (1.20 ore circa)

RELAZIONE:

  • Seguire il vajo, con pendenze via via più ripide, fino alla base di un’evidente strozzatura sulla sinistra, dove si sosta su 2 chiodi (100 m; 40°,50°,60° con un facile risalto roccioso).
  • Vincere l’imbuto strapiombante che dà accesso a una bella e stretta goulotte; risalirla fino a raggiungere la sosta (2 chiodi con cordone), posta sulla parete di sinistra (55 m; M5+, 60°, 5 chiodi).
  • Proseguire lungo il solco, superando una piccola grotta, fino alla base di uno strettissimo camino sulla sinistra. Sosta su masso incastrato con cordone (55 m; passo M3, 50°, 60°, 1 chiodo).
  • Vincere il breve ma ostico camino (attenzione: no zaino!) e proseguire su ripide pendenze verso destra, fino alla punta sommitale della Seconda Torre. Sosta su mugo scoperto con cordone. (40 m; passo M4/M4+, 60°, 70°, 1 sasso incastrato, 1 chiodo).

DISCESA: Una calata da 15 m sul versante ovest (mugo con cordone e maglia rapida) deposita su di un pendio nevoso che si segue in discesa verso sinistra (viso a valle) entrando nel vajo dei Formigari, fino a ritornare sul sentiero Bruno Peruffo.


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FOTO DELL’ ITINERARIO