SPIGOLO LIA – GUGLIA NEGRIN (1780m) Gruppo del Fumante, Monte Carega
Relazione: Marco Eberle e Giulia Ferrando
SVILUPPO: 125m circa
DIFFICOLTA’: III-IV con un passo di IV+
TEMPO DI SALITA: 1.30 – 2 ore
ESPOSIZIONE: ovest
ROCCIA: generalmente buona con tratti detritici, specialmente nell’ultimo tiro.
RELAZIONE IN FORMATO PDF: Relazione-Spigolo-Lia_Guglia-Negrin (.pdf)
AVVICINAMENTO: Dal Rifugio di Campogrosso si segue il comodo sentiero (n°157) che prima per prati e poi per bosco porta alla Sella del Rotolon. Poco dopo si arriva ad un bivio, dove si svolta a sinistra per il sentiero (n°195) fra mughi e trincee di guerra e si arriva fino alla base della Guglia Gei. Si supera lasciando la parete a sinistra e si scende nella galleria che porta al Giaron della Scala. Da qui la Guglia Negrin è già facilmente visibile. Si sale su tracce di sentiero stando a sinistra e si arriva in breve all’attacco della via (scritta rossa, pochi metri più in basso della calata dalla Guglia Gei). 35-40 minuti
- L1) Salire in verticale per 6-7 metri, traversare verso destra aggirando lo spigolo e salire altri 15 metri circa in verticale superando una sosta intermedia (spit con anelli di calata). La sosta si trova 5 metri più in alto (2 spit su placca liscia). 28 m, IV.
- L2) Dalla sosta spostarsi verso destra con un passo (clessidra con cordone), poi salire in verticale qualche metro e traversare verso sinistra per riportarsi sullo spigolo prima di un piccolo tetto. Continuare in verticale sullo spigolo fino a trovare una sosta intermedia (due golfari cementati). Superarla lasciandola a destra per arrivare al passo chiave della via (IV+, due spit vicini) e da qui le difficoltà diminuiscono. In questo punto bisogna prestare attenzione a non muovere sassi. Lo spigolo finisce su una cresta erbosa e detritica dove si trova la sosta (due spit e libro di via). 40 m, IV, IV+, III.
- L3) Proseguire su terreno facile ma detritico per circa 20 metri obliquando verso destra ma stando a sinistra della cresta (II) per arrivare sotto ad una breve paretina verticale. Salire in direzione di una clessidra con due cordoni (passo di IV) e proseguire in verticale su linea logica fino alla vetta (alcuni spit e possibilità di integrare con friends), dove si trova un masso con cordoni e un moschettone per la calata. 55m, II, IV, III.
Discesa: Calarsi in direzione della Guglia Gei (35m) fino ad arrivare al canale detritico tra le due guglie, poi scendere una decina di metri fino a trovare una sosta attrezzata per la seconda calata (60 m, cordone viola su golfari con maglia rapida, è presente una sosta intermedia per spezzarla). Si ritorna così alla base della Guglia Negrin e all’attacco della via. Note: è possibile concatenare questa via con altre della zona, come la Diretta o la Renata sulla Guglia Gei o la Via dei Sassi.
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