Gruppo: Pasubio

Monte Bachetòn, 1.555 m

Esposizione: Sud

Nome Via: “Nomadi delle Rocce”

Apritori: M. Leorato, C. Confente, S. Gianesini

Data: 11/2021

Sviluppo via: 345 metri

Caratteristiche tecniche: VII / VI obb.

Tempo previsto: 5 h

Materiale: cordini, qualche friend medio-piccolo

Roccia: Generalmente molto buona


Commento generale:

Logica sequenza di placche compatte e spigoli, intervallati da qualche cengia erbosa, che conduce con linearità all’anticima del Bacchetòn, struttura piramidale che sovrasta Passo Pian delle Fugazze. La roccia ad eccezione del primo tiro è molto compatta, la chiodatura è mista chiodi e spit dove le difficoltà sono sostenute, solo cordoni nei tratti facili. Ideale per le mezze stagioni ed inverni secchi, vista l’esposizione in estate il calore potrebbe essere eccessivo. Il nome della via è in ricordo di Cino Boccazzi, alpinista naturalizzato Trevigiano, scrittore ed esploratore dei deserti.

 Accesso:

Parcheggiata l’auto alla Ex Colonia S. Gaetano, costeggiare brevemente la strada asfaltata in discesa fino ad un cancello aperto (Segnavia Cai per la Val Canale) proseguire oltre raggiungendo uno slargo dove termina il muretto a secco e si può salire nel bosco (ometti). Salire inizialmente con leggera diagonale verso sinistra fino ad una vecchia traccia con muri a secco, da qui in verticale per faggeta via via più rada seguendo gli ometti fino alla base della piramide rocciosa delimitata a sinistra da un canale ghiaioso. Nome alla base nei pressi di un grosso Pino Nero. 40 min

Relazione scaricabile anche in formato PDF : Relazione Nomadi delle Rocce (.pdf)

L1: Risalire il pilastrino dapprima rotto e delicato poi per bella placca con traverso netto verso destra. 30 m V

L2: Superare la fessura-camino per poi rimontare la bella placca con passo tecnico. Piccola cengia alla fine della placca poi rocce piu facili fino alla sosta. 30 m VI-

L3: Attraversare la crestina fino allo spigolo e rimontarlo (qui presente la sosta di un vecchio tentativo di cui non si sono rilevate notizie), poi per placca entusiasmante fino alla sosta su una grande cengia erbosa. 30 m V+

L4: Attraversare leggermente a sinistra (clessidra) e rimontare nuovamente lo spigolo ora aereo con passo di decisione (friend), superare infine un pulpito, poi per mughi fino alla sosta su grosso masso. 30 m VI-

L5: Lunghezza di trasferimento a piedi puntando la base dell’evidente spigolo. 40 m

L6: Facile lunghezza in spigolo. Sosta su mugo. 30 m III

L7: Facile lunghezza in spigolo con passaggio un po’ più tecnico. Sosta su mugo. 35 m IV

L8: Breve trasferimento per prendere le belle placche grigie che si superano cercando i punti più deboli. Ultimi metri un po’ inerbati fino alla sosta.  50 m VI

L9: Lunghezza tecnica su placca compatta, Il boulder iniziare si può raggirare salendo a sinistra verso un alberello e rientrando a destra su cengia. Poi in verticale con movimenti delicati ma difficoltà via via inferiori. 30 m VII (VI A0) Libro di via.

L10: Facile cresta composta da una serie di muretti che terminano con una spaccata. Sosta a chiodi poco più avanti. 40 m III+

Discesa:

Seguire la traccia tra i mughi prima in salita poi costeggiando la cima sul suo fianco Est, raggiungendo con leggera discesa una forcelletta da dove passa il sentiero del Bachetòn che conduce,se lo si percorre in salita, alla bandiera italiana. Percorrerlo quindi in discesa con cautela (esposto e con tratti di disarrampicata) fino all’antico cippo di confine austriaco nei pressi di Pian delle Fugazze, da qui brevemente per l’asfaltata in discesa alla macchina. 50 min

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LE FOTO: